DUCCIO
miele
GIUGNO 2019
Nella giornata più torrida di fine Giugno noi, ai quali non piacciono le cose facili, abbiamo organizzato (ORE 14) la visita della Garanzia Partecipata da Duccio.
Presenti: 1 trasformatore , 2 produttori affini, 2 del gruppo GP.
Duccio ha fatto 3 anni l’apicoltore dipendente e nel 2017 ha iniziato la sua attività, quindi questo è il terzo raccolto che fa e fino ad ora non sono state grandi annate….speriamo nelle prossime! Abbiamo visitato una postazione fissa nel Valdarno Le Balze. È da soli tre anni che Duccio fa l’apico/ultore ma dimostra un’ottima conoscenza; la postazione è ordinata e curata.
Per alcuni di noi è un mondo sconosciuto e grazie anche alla partecipazione di due produttori affini abbiamo potuto approfondire l’argomento e capire quali sono le vere difficoltà: anche l’apicoltura in questi ultimi anni risente delle variazioni climatiche e questo comporta un continuo osservare e capire non solo al fine della produzione ma anche per il benessere delle api.

Questa postazione è situata in una zona incontaminata senza grosse monoculture e quindi uso di prodotti chimici. La produzione prevalente è: miele di acacia, castagno e millefiori. Le zone di produzione sono: Valdarno, il pistoiese, Bagno a Ripoli.
Duccio è certificato BIO solo ai fini economici, il suo tipo di “allevamento” va oltre il bio. La filosofia di Duccio è quella di avere degli alveari stanziali: non pratica il nomadismo che stressa le api e nutre il meno possibile in modo artificiale, pratica invece molto usata in apicoltura. Usa materiali sostenibili nelle varie fasi di lavorazione, come acciaio e vetro. Il suo obiettivo è arrivare a circa 150 alveari per averne in produzione 70/100, numero per cui è possibile vivere di apicoltura senza bisogno di aumentare il personale per lavorare e vendere gli sciami.
Le cassette sono tutte colorate e dipinte, perché i disegni sono un punto di riferimento per le api. Fa di solito 2 trattamenti l’anno con acido ossalico contro la varroa, anche se molte api muoiono. L’allontanamento delle api dall’arnia viene fatta tramite fumigazione, bruciando balle di yuta.
Per la smielatura e le altre operazioni di laboratorio si appoggia a laboratori di apicoltori amici. Questo è un problema: iniziare un attività di apicoltura non richiede un grosso investimento iniziale, occorrerebbero sul territorio delle strutture a norma al servizio dei molti piccoli apicoltori.

La sua vendita è diretta, anche se prevede per il futuro (sperando in buone annate) di lasciarne un po’ all’ingrosso. Ha un buon rapporto con i proprietari dei terreni dove porta le api: la consuetudine vuole che si lascino 6kg di miele come regalo per l’uso del terreno, è importante perché avendo postazioni fisse sparse su una vasta area che va dal Valdarno al Pistoiese, in caso di problemi e anomalie avvertono l’apicoltore. Tutto questo avviene ovviamente su un’apicoltura di bassa scala.
Che dire per concludere, siamo felici di avere Duccio nella nostra comunità di resistenza perché come l’ape: “non è un animale domestico e neppure selvatico, ma qualcosa di intermedio, una creatura capace di contrarre rapporti con l’uomo (gli altri) senza perdere la propria libertà; o comunque restando sempre in condizioni di riprendersela.(Plinio,Historia naturalis)
Credo che questa frase-pensiero sulle api rispecchi quello che è Duccio, inoltre voglio lasciarvi con questo pensiero che invece rispecchia un po’ la nostra piccola comunità: Le api sono “insieme” e non individui. Fuori dalla comunità non possono vivere.
NE’ CONTROLLORI NE’ CONTROLLATI



Agnese e Irene ci fanno vedere dove coltivano le verdure miste ad aromatiche e ci raccontano i loro progetti. Ci mostrano inoltre la piccola, per ora, riserva di piantine che stanno coltivando per poi riprodursene i semi.
loro campo confrontandosi con i contadini lì presenti e dei loro progetti futuri.




viti. Le varietà di viti sia da vino che da tavola sono vecchie e mentre ne parliamo Stefano ci fa una lezione sul
nella rimessa; ora il freddo e l’umidità si fanno sentire e tra composte di frutti antichi, pane e un buon bicchiere di vino compiliamo la scheda.


In una piccola parte ha messo un pollaio con un po’ di galline Valdarnesi che gli procurano uova che tiene mentre l’eccedenza la vende. Vicino al pollaio ci sono dei conigli che alleva per autoconsumo. Aveva un piccolo orto ma per ora da solo non ce la fa. Mentre ha una piccola vigna attiva per prodursi un po’ di vino.




abbandono. A pochi metri dalla casa si trova il laboratorio per la produzione di conserve e confetture, Tiziana ci ha spiegato tutte le fasi di preparazione delle confetture di sua produzione dettagliando sulle






