Dalla dichiarazione per la vita del movimento zapatista :
” – Facciamo nostri i dolori della terra: la violenza contro le donne; la persecuzione e il disprezzo verso i diversi nelle identità affettive, emozionali, sessuali; l’annichilimento dell’infanzia; il genocidio contro gli indigeni; il razzismo; lo sfruttamento; l’espropriazione; la distruzione della natura.
– Siamo consapevoli che è un sistema il responsabile di questi dolori. Il boia è un sistema sfruttatore, patriarcale, gerarchico, razzista, ladro e criminale: il capitalismo.
– Siamo consapevoli che non è possibile riformare questo sistema, educarlo, attenuarlo, limarlo, addomesticarlo, umanizzarlo.
– Ci impegnamo a lottare, in ogni luogo e in ogni tempo, ognuno nel suo territorio, contro questo sistema al fine di distruggerlo, la sopravvivenza dell’umanità dipende dalla distruzione del capitalismo. Noi non obbediamo, non siamo in vendita, non ci arrendiamo.”
Sabato 18 settembre la città di Firenze si mobilita e richiama alla partecipazione tutte e tutti dall’intero territorio nazionale
Importanti inziative si svolgeranno in città in questa giornata:
Le operaie e gli operai della GKN in lotta dopo un brutale licenziamento di massa ad opera di una finanziaria multinazionale che per aumentare i propri profitti sul mercato non esita a delocalizzare la produzione mettendo sul lastrico centinaia di famiglie e distruggendo il tessuto sociale e produttivo di un intero territorio. “E noi vi continuiamo a chiamare a insorgere. Ognuno con le proprie istanze, le proprie rivendicazioni, consapevoli che per vincere qua bisogna cambiare i rapporti di forza nel paese. E se i rapporti di forza cambiano, cambiano per tutti.”
Facciamo rumore – Queer pride un anno di magniFica:
“Rivendichiamo che i nostri corpi siano liberi di essere, godere, invadere, unirsi e dividersi, che le nostre voci siano ascoltate nel loro urlare di rabbia e nel loro gemere di piacere, lacerando e distruggendo giorno dopo giorno, lotta dopo lotta, l’idra le cui teste annoverano, assieme all’eteropatriarcato, il capitalismo, lo stato, il suprematismo bianco, lo specismo, la medicalizzazione abilista e neuronormativa, la tecnocrazia, ed il cui corpo reca le parole «Società occidentale». “
Le contadine e i contadini del movimento Genuino Clandestino sostengono la “resistenza contadina” praticando agricoltura agroecologica rivolta al soddisfacimento dei bisogni alimentari delle comunità locali. Sappiamo bene cosa significa “delocalizzare “in agricoltura perchè lo abbiamo vissuto anche noi sulla nostra pelle. Significa non poter più essere contadini ma forzatamente diventare imprenditori che non producono più cibo per le comunità locali ma solo commodities per i mercati finanziari, specializzarsi, indebitarsi e diventare l’anello debole di una catena criminale che sfrutta, devasta, inquina e produce cibo spazzatura spostando le produzioni dove più gli conviene. Ci mobilitiamo per denunciare la retorica mistificatoria del G20 Agricoltura che si tiene a Firenze proprio nei giorni del 17 e 18 settembre, abbandonando simbolicamente la città con una marcia fino alle terre senza padroni di Mondeggi.
Siamo unitǝ nella stessa lotta ad un sistema che sta distruggendo le nostre esistenze, il nostro ambiente, la vita stessa di tutto il pianeta.
Corteo GKN concentramento ore 15 alla Fortezza da Basso e partenza alle ore 16
Pride un anno di MagniFica ore 17 piazza NonUnaDiMeno (SS. Annunziata)
Marcia per la terra concentramento ore 13 in piazza Poggi e partenza alle ore 14