BERNARDO (Comune di Bagnaia)
pane
14 SETTEMBRE 2019
Questa volta la GP ci porta vicino a Sovicille in provincia di Siena, nella comune di Bagnaia, un’esperienza di vita collettiva nata nel 1979. A Bagnaia Bernardo fa il pane e noi siamo venuti a vedere dove e come lavora.
Presenti: 1 produttore affine, 1 trasformatore, 3 del gruppo GP.
Una volta arrivati sul posto veniamo accolti da Fabio, che ci offre un buon bicchiere di vino bianco fatto da loro, e da Lucia una delle fondatrici della comune.
Seduti sulle panchine all’ombra dei pini ci presentiamo per conoscerci e Bernardo ci racconta che fino a qualche anno fa apparteneva ad un mondo completamente diverso: era un artista e viveva a Berlino ma ad un certo punto ha sentito l’esigenza di prodursi il cibo; non avendo la terra è approdato a Bagnaia, proponendo una collaborazione. Loro producono la farina e lui panifica. Inoltre, fuori da Bagnaia, comincia a sperimentare nuove forme di fare orto rifacendosi ai principi dell’agricoltura organica rigenerativa.
Dopo la chiacchierata iniziale ci muoviamo verso il laboratorio, una bella stanza attrezzata per le numerose attività di trasformazione, dove Bernardo prepara l’impasto. Qui ci racconta che l’acqua proviene dall’acquedotto, lui la lascia decantare per 24 ore e successivamente la dinamizza prima di mescolarla alla farina, che proviene per metà dal grano coltivato a Bagnaia e l’altra metà da Floriddia, un’azienda agricola biologica. Il forno è a legna ed è situato all’esterno, ha una capienza di 30kg ed è in perfetto stato. Infine Bernardo ci porta nel bosco per farci vedere dove raccoglie la legna e nella camminata incontriamo una stalla con tre bei vitelli, un porcile con tre maiali e un recinto pieno di conigli.
Arriva l’ora del pranzo, una bella tavolata all’ombra di un pergolato di uva fragola.
Dopo il pranzo continuiamo a parlare con Fabio, Lucia e Karin della storia di Bagnaia, di quello che hanno costruito in 40 anni e di tutte le problematiche che hanno dovuto affrontare e che tuttora affliggono la comune, una su tutte la quasi totale assenza di ricambio generazionale.
Ci salutiamo contenti di aver passato una bellissima giornata e di aver conosciuto una piccola grande storia di questo fazzoletto di terra senese apparentemente lontano dal tempo.
NE’ CONTROLLORI NE’ CONTROLLATI