15Marzo in P.Tasso: ASSEMBLEA PUBBLICA verso il 23 M ‘Giustizia climatica, lotte territoriali e beni comuni’

La transizione ecologica è la primavera che vogliamo.

Un profondo cambiamento sta avendo atto. Nelle persone che incontriamo, nel cibo che mangiamo, nei territori che attraversiamo. Moltissimi studenti in Europa stanno facendo del venerdì un giorno di protesta e discussione: non si fidano, e hanno tutte le ragioni del mondo, di come politici e Stati stanno affrontando questioni fondamentali quali il cambiamento climatico e la decarbonizzazione dell’economia. Queste studentesse riconoscono, e noi con loro, l’incapacità dei governanti di saper leggere il presente e di intravederne l’evoluzione futura, di comprendere il momento storico in cui viviamo – che ci chiede di intraprendere una svolta radicalmente ecologica.

Non si fidano del governo ‘del cambiamento’ nemmeno tutti quei movimenti territoriali che, dalla Val Susa alla Sicilia, da Mondeggi alla Piana fiorentina, resistono a un capitalismo estrattivista sempre più cieco nei confronti degli effetti materiali che il suo loop di saccheggio e spreco sta causando su scala globale. Questi movimenti autorganizzati, ormai diffusissimi su scala territoriale, ripropongono con forza il tema dell’autonomia dei territori e ci invitano a moltiplicare le connessioni tra pratiche di resistenza -all’ingiustizia sociale e ambientale – e pratiche di alternativa. Come contadine del terzo millennio, che dei principi di accoglienza, convivenza e custodia della terra ci dichiariamo portatrici, raccogliamo questo invito a metterci in cammino.

Crediamo infatti che la fase politica attuale richieda nuovi incontri e contaminazioni, spazi plurali di dialogo, pratica quotidiana e azione collettiva. Intravediamo uno spazio politico possibile – autonomo, radicale, ecologista e plurale – attorno alle connessioni tra lotte per la difesa e l’autonomia dei territori, esperimenti di rigenerazione dei beni comuni, pratiche di autodeterminazione alimentare, mobilitazioni contro le cause del cambiamento climatico e a favore dei circuiti dell’economia solidale. Tutte noi abbiamo qualcosa che ci accomuna: conosciamo la Terra dove viviamo, sappiamo chi e come la (e ci) vuole distruggere, e abbiamo cominciato a mettere in pratica le alternative.

Per tutti questi motivi vi invitiamo a partecipare e diffondere questi appuntamenti di manifestazione collettiva.

1 marzo a Firenze: presidio alle 9.30 in via Cavour, davanti alla sede della Città Metropolitana contro la vendita di Mondeggi Bene Comune.

8 marzo a Firenze. Corteo alle 17.30 da piazza SS. Annunziata organizzato da Non Una Di Meno in occasione dello Sciopero TransFemminista Globale.

13 marzo il Collettivo d’Agraria vi invita in Aula Murales per la presentazione del libro: “Rifiuti zero. Dieci passi per la rivoluzione ecologica dal Premio Nobel per l’ambiente Rossano Ercolini” con la partecipazione dell’autore.

15 marzo a Firenze. Corteo alle ore 9, da piazza Santa Croce. Sciopero Mondiale per il Clima.

15 marzo a Firenze: ore 15.00 ASSEMBLEA PUBBLICA ‘Giustizia climatica, lotte territoriali e beni comuni’ al mercato contadino di Piazza Tasso.

22 marzo a Roma: dalle ore 15 al CSOA Forte Prenestino giornata di discussione organizzata da Genuino Clandestino sulle pratiche e i movimenti della transizione ecologica.

23 marzo a Roma: Marcia per il Clima e contro le Grandi Opere Inutili. Per bus da Firenze chiamate o inviate SMS a: Sebastiano 339 7068606 Tiziano 338 3092948 Elia 333 2511833

30 marzo: Manifestazione No Aeroporto Basta Nocività Sì Parco per Tutt@, Organizzata dai comitati e dai movimenti in difesa della Piana

Non ci arrendiamo al potere del denaro!

Comunità di resistenza contadina Jèrome Laronze (Genuino Clandestino Firenze)
Presidio No Inc No Aero
Medicina Democratica
Collettivo di Agraria Firenze

EVENTO FACEBOOK: https://www.facebook.com/events/1305950916227054/

8 DICEMBRE – COMUNICATO

La “Giornata contro le Grandi Opere Inutili e Imposte” (GOII), 
proclamata dal Forum internazionale dei movimenti e comitati che lottano per la salvaguardia dei territori contro la realizzazione delle 
infrastrutture nocive, ci ricorda di volgere lo sguardo verso quell’8 
dicembre del 2005 in cui gli abitanti della Val Susa si riappropriarono 
del territorio oppresso da una delle tante opere mortifere: la linea 
alta velocità Torino Lione.
 
Attraverso l’opposizione a questa devastazione programmata si sono poco a poco nutrite le radici di altri modelli di convivenza civile, 
organizzazione dal basso, autonomia. Crescendo negli anni la 
consapevolezza che non siamo ancora libere/i dallo sfruttamento, dallo schiavismo e dalle logiche neocoloniali totalitarie, molte altre 
comunità in lotta hanno sollevato lo sguardo, unendo gli intenti: è il 
caso del Comitato contro le Nocività, del Presidio No Inc-No Aero, del 
No Tap.
 
Proprio a Firenze il progetto di ingrandimento dell’aeroporto di Peretola rappresenta l’ennesima grande opera a vantaggio di pochi e dalle tante conseguenze negative per i cittadini della piana, visto che inevitabilmente aumenteranno i livelli di inquinamento atmosferico ed acustico in un luogo già fortemente inquinato ed antropizzato come la piana FI-PO-PT, oltre al fatto che verranno traslocate, come fossero semplici oggetti, aree umide ed oasi presenti nell’area caratterizzate da un delicato ecosistema.
 
In questo contesto di resistenza collettiva la Comunità di Resistenza 
Contadina “Jerome Laronze”, Mondeggi Bene Comune e il Collettivo d’Agraria dell’Università di Firenze, consci del loro importante ruolo 
nella custodia dei territori abbandonati e nel monitoraggio 
socio-ambientale, vogliono essere parte organica di quel tessuto 
connettivo di comitati, movimenti, associazioni e comunità che 
propongono un’alternativa al modello estrattivista, dalla matrice 
schiavista, sfruttatrice, mafiosa, criminale.
 
A partire da queste esperienze e ispirati da realtà come Mondeggi Bene Comune – che da 4 anni è impegnata nel togliere al capitalismo la terra sotto i piedi, facendo da baricentro di lotta, ricostruendo modelli di convivenza tra esseri viventi ed educando alla Salute e al cibo sano – proponiamo di accordare il passo, verso la transizione agroecologica e la costruzione di un percorso comune rivolto alla definizione di un nuovo patto degli esseri umani, TRA loro e CON la Terra.
 
Vogliamo quindi manifestare in occasione di questa giornata così 
significativa la nostra presenza, costante e determinata, a fianco di 
coloro che dicono SI al processo del cambiamento e alle pratiche 
alternative. Per questo l’8 dicembre ribadiremo il nostro impegno alla 
costruzione di un futuro sano e degno, in coordinamento con i territori che, stanchi di subire devastazioni, svendita e saccheggio hanno deciso di lottare, resistere, sognare.
 
Da Torino alla Piana
 
A sarà dúra!!
 
Comunità di Resistenza Contadina Jerome Laronze
Mondeggi Bene Comune
Coll. Agraria, Firenze